formato: cm. 51 x 48 x 30
materiale: Terracotta
smaltata
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“VASOMANIA”
inaugurazione:
sabato 11 dicembre 2010, ore 17
Museo Internazionale Design Ceramico
Via Lungolago Perabò, 5
21014 - Cerro di Laveno Mombello (VA)
tel. 0332 666530
museodellaterraglia@tiscali.it
www.midec.org
Orari:
lunedì chiuso
martedì, dalle 10 alle 12.30
mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica, dalle 10,30 alle 17.30
VASOMANIA, allestita nella Sala Andlovitz al primo piano, presenta
l’ultima sfida accolta dall’Associazione Liberi Artisti della Provincia
di Varese di confrontarsi con l’oggetto vaso visto soprattutto come
un confine intellettuale da superare. Curata da Marcello Morandini,
presidente dell’Associazione, artista e design di fama internazionale,
già Presidente della Commissione di Gestione del MIDeC negli anni
novanta, la mostra presenta vasi cilindrici, ovoidali, sferici, conici
o compositi. Vasi verticali, obliqui ed orizzontali, prototipi e
oggetti unici. «Mi è diventato naturale pensare, scrive Ettore Ceriani
nel testo di presentazione della mostra, a come un oggetto
semplice e d’origine primitiva come un vaso si sia evoluto nel corso
del tempo sino ad assumere valenze e connotazioni significative oltre
che estremamente differenti. Nel corso della storia si va dai vasi
riservati a funzioni liturgiche ad altri che hanno preziose inflessioni
decorative; da esemplari contrassegnati da racconti mitologici e
fiabeschi ad altri con forme evocatrici; da modelli fortemente declinati
in senso simbolico a copie che si rifanno ad etnie ed a luoghi, a
regni ed a precise dinastie. Fatto sta che, in tutte le epoche, i
passaggi più rilevanti a livello di civiltà, hanno trovato nei vasi,
intesi nel senso più ampio del termine, delle preziose testimonianze.
Dietro la materia nella sua esistenza concreta e definitiva, si percepisce
nei vasi il segno dell’opera di manipolazione e plasmazione che l’intervento
umano vi ha impresso e che ha trasformato la certezza del dato fisico
– la pietra, l’argilla, il vetro, il metallo – in messaggio fluido,
opinabile, attribuendogli quel margine di malleabilità entro cui
può esprimersi una dinamica culturale».
Accomunati dalla tipologia del vaso, così caro al Museo che custodisce
la storia delle ceramiche di Laveno, ogni artista ha sperimentato
forme estetiche inedite, innovative e coerenti con la propria singolarità,
nella ricerca di un punto d’incontro non riduttivo tra esteriorità,
evidenza fisica e contenuto da evocare.
In mostra le opere di: Aliverti
Dora, Barioni Gabriella, Barisi Maria Teresa, Bernasconi Anna, Bonardi
Renato, Bravi Giannetto, Brutti Danilo Alessandro, Buda Francesco,
Caldiron Alfredo, Campagna Ignazio, Cibaldi Silvia, Cicoli Piero,
Corti Emilio, Cozzi Adelio, Cucci Francesco, Ferrario Anny, Garzonio
Daniele, Gatti Carla, Giani Grazia, Hodinovà Eva, La Rosa Giovanni,
Magnetti Gabriella, Mitrano Annalisa, Morandini Marcello, Munafò
Franca, Palamà Maria Letizia, Piazza Antonio, Pozzi Giancarlo, Quattrini
Antonio, Russo Sara, Sandroni Luigi.
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